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Sigfrido e Wonderwoman

 
 
Il richiamo di Siegfrid suonato da Wonderwoman!
 
Da pelle d’oca…
 
 
 

the 12 days of Christmas

 
 
Questa canzone anglosassone sulla tradizione dei 12 giorni dopo Natale è fantastica.
Ci sono versioni di ogni tipo. Quella hard rock e quella del Muppets Show con John Denver una spanna sopra alle altre!
 
 
 
 
 
 
 
questa porta sf…iducia:
 
 
con le fugure… si scopre che è quella di Shrek
 
 
 
 
Una cosa è certa. Quella originale è la meno entusiasmante (?)
 
 
 
 
 
 
La spiegazione?
 
 
The True Love refers to God sending this gifts to menkind:
1 partridge in a pear tree, refers to Jesus Christ in the Cross, and/or the Holly Trinity, three diferent Holy Persons, One True God.
2 Turtle Doves refers to the Old and New Testaments
3 French Hens refers to Faith, Hope and Charity, the Theological Virtues
4 Calling Birds refers to the Four Gospels and/or the Four Evangelists
5 Gold or golden Rings refers to the first Five Books of the Old Testament, the "Pentateuch", which gives the history of man’s fall from grace.
6 Geese A-laying refers to the six days of creation
7 Swans A-swimming refers to the seven gifts of the Holy Spirit, the seven Holy Sacraments
8 Maids A-milking refers to the Eight Beatitudes
9 Ladies Dancing refers to the nine Fruits of the Holy Spirit
10 Lords A-leaping refers to the Ten Commandments
11 Pipers Piping refers to the Eleven faithful Apostles
12 Drummers Drumming refers to the twelve points of doctrine in the Apostle’s Creed
 
 
 
 
 

Quarta di Beethoven

 
 
Effettivamente lo scherzo della Quarta ha una sua verve incredibile…
 
 
 
Non dimentichiamo la notte dei cristalli.
 
 
 

Egmont 2 e la Bellezza

 
Celibidache minorenne coi Berliner in un filmato d’epoca, alla morte di Furtwaengler quando non venne eletto suo successore alla guida dell’orchestra in quanto, molto diplomaticamente, aveva minacciato l’orchestra stessa di epurazioni e rivoluzioni…
Sulla sua arte di fine tessitore di trame politiche lasciamo stare (tanto fu lui a pagare il prezzo di tasca propria, con grande dignità), ma sulla qualità musicale, non esistono dubbi!
 
 
E vai col Bolero
 
 
 
e con un po’ della Quarta di Brahms…
 
 
Lo stesso autore del post su youtube s’interroga su quale delle versioni sia migliore, se questa di Celibidache o quella di Kleiber.
Che bello interrogarsi sui gradi della Bellezza!
 
 
 

Egmont, Coriolano e Fidelio

 
 
Egmont
 
Lennie Bernstein and what he called his "favourite nazi orchestra":
 
 
 
 
 
 
 
Abbado e i Berliner Philharmoniker:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Coriolan
 
Carlos Kleiber e l’orchestra di stato Bavarese:
 
 
 
 
 
 
Fidelio
 
Harnoncourt e l’orchestra dell’opera di Zurigo:
 
 
 
L’ouverture Leonora non mi piace!!!
 
 
 
 
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Verdi c’entra poco, ma è bella quella di Nabucco, Levine al Met:
 
 
 
Anche la Forza non è male. Il titolo dell’opera non lo scrivo tutto perché dicono porti sfortuna. Qui in una versione storica con Toscanini.
 
 
 
 
 

Sempre sulla sinfonia n.2 di Brahms

 
Questa è meravigliosa. Ce l’ho in dvd, è uno spettacolo.
Kleiber con i Wiener Philharmoniker dal vivo…
 
 
 
dove si sente benissimo la ricerca di luce nel suono a 1’16
e dove l’esposizione del tema dei violoncelli è stupenda in 2’16", cioè un minuto dopo. La scelta dei tempi è sublime e l’orchestra prova gioia nell’eseguire ogni nota.
 
L’ascolto continua poi in:
 
 
 
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Ecco il poco allegretto della Terza invece:
 
 
 
La versione di Giulini è straordinaria, ma anche questa non è male.
 
Il mondo sarebbe diverso senza Brahms.

Seconda di Brahms e Tiziana

 
Nessuno dovrebbe morire senza aver ascoltato un bel concerto di musica dal vivo.
La Mahler Chamber Orchestra domenica viaggiava sulle alte sfere, e la Seconda di Brahms era una meraviglia.
Magari quell’orchestra non ha la "pacca" di orchestre più grosse, ma la precisione e la classe non difettano di certo, e sotto la direzione di Harding (non si puo’ dire sotto la bacchetta di Harding, perché dirigeva senza) era proprio un piacere da sentire.
Ecco perché spero che qualche nota sia arrivata a Tiziana lassù, magari l’autocitazione brahmsiana della ninna nanna esposta dai violoncelli verso l’inizio.
 
Ciao Tiziana.
 
 

alla faccia d’o Kazushi!

 
 
Meno male che avevo perso le tracce di Kazushi Ono… Nel curriculum risulta aver diretto Aida al Met, Tannhauser e Salome alla Deutsche Oper Berlin, ed è stato per 6 anni direttore del Théatre de la Monnaie di Bruxelles, essendo il successore di nientemeno che Antonio Pappano. Ora è direttore dell’Opéra de Lyon. Regolarmente invitato a dirigere la Filarmonica d’Israele, di Boston, l’orchestra del Gewandhaus di Lipsia, la City of Birmingham, la London Philharmonic e l’orchestra di Santa Cecilia. Insomma, alla faccia del curriculum.
Di fronte a tali dati incontrovertibili mi vien da ribaltare la questione, non dov’era finito lui, ma dove stavo io ahahah!
 
Sabato sera mi ha diretto la sinfonia più brutta di Beethoven in modo egregio tanto da renderla convincente (dal vivo è sempre tutta un’altra cosa), e mi è piaciuto sia in ciò che conoscevo bene (l’ouverture "Egmont") che in ciò che non conoscevo (la prima sinfonia di Shostakovic). Tutto a memoria, con grande rigore, duttilità, precisione, calore, energia.
 
Una discreta esecuzione l’ho trovata sotto la bacchetta di un tardo Lennie Bernstein
 
 
 
 
Altrimenti c’è questa scoppiettante diretta da Valery Gergiev
 
 
 
 
C’era anche una bella esecuzione diretta da Sawallisch, ma ho trovato solo l’ultimo movimento
 
 
 
 
 
A proposito di Shostakovic, la prima sinfonia fu scritta quando il ragazzo era ancora diciottenne studente di conservatorio. Scrive l’autore ad un amico nel maggio 1926 all’indomani della prima esecuzione:
 
" … la Sinfonia ieri ha avuto successo. L’esecuzione è stata eccellente (…), sono uscito cinque volte a ringraziare (…). Ha stonato un po’ il primo violino durante l’assolo, ma è stato fedele nel carattere. Il violoncellista al contrario non ha stonato ma non ha imbroccato, come si suol dire, l’impostazione giusta …"
 
 
E’ molto vero: spesso accade che non si sbagli nemmeno una nota, ma non s’imbrocchi lo spirito, e viceversa, accade di peccare di poca precisione salvo però rispettare in toto ciò che sta dietro le note.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Polonaise op 53

 
 
La Polonaise op. 53 di Chopin in una magnifica interpretazione.
L’ascoltavo da un disco che riporta registrazioni antiche di Alfred Cortot e mi è venuto voglia di cercare cosa ci fosse su youtube. Dopo una rapida scorsa, non avendo trovato la versione di Cortot propongo questa di Rafal Blechacz dal vivo al concorso Chopin di Varsavia. E’ bello vedere che c’è davvero gente brava!
 
 
 
 
 
 
 

Brahms’ second and first

 
I think this is one of the best Brahms ever
 
 
 
This is nice as well, but Karajan sounds like he’s less deep in the interpretation in spite of the powerful sound of his orchestra at that time.
 
 
 
First Symphony:
rare version: Lennie Bernstein and the Israel Philharmonic
 
 
Giulini and Accademia Nazionale di Santa Cecilia