Domani, 17 marzo è San Patrizio.
L’Italia ospita l’Irlanda di rugby allo stadio Flaminio. Speriamo che oltre che a insegnarci a giocare a rugby e a come si fa a segnare delle mete, gli Irlandesi ci insegnino un po’ il segreto di come si fa ad amministrare un Paese.
Sono stato là in Irlanda nel 1993. Poi nel 2005. In 12 anni è cambiata e l’ho trovata irriconoscibile, nel bene e nel male. Ora sono più ricchi e meno solidali tra loro. Più scaltri e forse meno gioviali.
Un paio di cosette però le ho rilevate, e non mi paiono di poco conto: pagano TUTTI molte tasse, ma NESSUNO si sogna di evadere il fisco (se lo sogna lo tiene per sé e non lo evade).
Hanno una burocrazia leggera e uno Stato poco "invasivo".
I disoccupati per esempio ricevono un assegno mensile. Brian, il mio amico irlandese mi chiese "cosa fate in Italia per i disoccupati?". Io ci pensai su un attimo e dissi "they just get a kick in the ass".
I politici se rubano vengono estromessi dai pubblici servizi a vita. Noi diamo loro (o meglio, loro danno a se stessi: le leggi se le fanno loro) le pensioni d’oro dopo 30 mesi di governo, e che governanti che abbiamo! A destra e a sinistra sono ideologizzati, rissosi, ignoranti, cafoni; tendono a non fidarsi gli uni degli altri probabilmente perché conoscono troppo bene se stessi.
Sono senza dubbio alcuno lo "specchio del Paese"…
Diceva Totò "tutto il mondo è paese, ma questo è troppo paese!".
Certo è che il cittadino italiano crede che lo Stato lo stia fregando, e nella maggior parte dei casi ha ragione. Lo stato italiano crede che il cittadino lo stia fregando, e nella maggior parte dei casi, ha ragione. Questo in Irlanda non è ancora accaduto.
Ai tempi di San Patrizio Roma era (ancora per poco) caput mundi. Un tempo eravamo noi a diffondere democrazia, savoir vivre, legge, pace (armata), civiltà.
Ora, lasciamo stare…
Domani 17 marzo dirò una preghiera a San Patrizio. "San Patrì, lo so che sei il patrono dell’Irlanda, ma facci la grazia pure a nuie"! E speriamo che lui, San Gennaro, Sant’Antonio, San Petronio, Sant’Oronzo e San Francesco lassù si mettano una mano sul cuore mentre guardano la partita di rugby.
PS: W il rugby! Sport leale, pulito. Duro ma franco. Noi infatti siamo più bravi a calcio. Ormai anche lì è tutto marcio (rima involontaria), ma preferisco non pensarci, se no poi mi deprimo!