Archivi del mese: dicembre 2007

Parigi, ancora

 
 
E’ passato il Natale, comprese Vigilia e Santo Stefano.
Bello il film in dvd "La Tourneuse de Pages" (la voltapagine), molto francese. Mi introduce nell’atmosfera.
Bello al cinema "La Promessa dell’Assassino" di Cronenberg
 
 
 
 
 
E’ con grande gioia che saluto tutti e parto per Parigi.
Anche quest’anno il Capodanno sarà là dove batte forte il mio cuore dal punto di vista geografico.
Ma sarà un viaggio diverso rispetto all’anno scorso. Mi piace pensare che sono a Montmartre, ma anche a Pigalle, come la prima volta nel 1992.
Corsi e ricorsi storici…
 
Buon finale di 2007 e buon inizio 2008 a tutti!
 
 
 
 

divi e non; brevi considerazioni sul suono come percorso

 
 
Succede che a girare su Youtube come faccio da mesi si incontri gente…
Non solo fenomeni come Yamashita, che suona i Quadri di un’Esposizione di Mussorgsky da lui trascritti per chitarra sola dal vivo…
 
 
avrà un suono un po’ di unghia, ma ammazza! Ce ne fossero…
 
 
… Si incontrano anche chitarristi "veri", in carne ed ossa, straordinari, di cui prima d’ora avevo solo letto sulle riviste o sentito dire da amici cari. Musicisti veri e onesti che hanno in comune con me la preparazione (reale da parte loro, e mancata o solo sfiorata da parte mia, v. piccolo appunto personale qui sotto), e il gusto per il suono. Certo, ognuno ha il suo suono personale, la sua chitarra, trova la sua via, e la musica per chitarra è bella proprio per questo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il suono di questa chitarra è molto simile a quello che ho in mente riguardo alla mia chitarra nuova, a come dovrebbe diventare in un’altra vita se potessi suonare a tempo pieno. E’ molto meno morbido di quello della mia ormai compianta chitarra defunta. Ma fa parte del gioco, cedro contro abete… Due universi pressoché paralleli destinati a toccarsi solo di rado. D’altronde all’epoca scelsi deliberatamente di cambiar legno per risparmiare a me stesso il dolore di dover intraprendere un nuovo percorso (il percorso che porta al suono è lungo e impervio) su una nuova chitarra di abete.
 
 
 
 
Piccolo appunto personale:  sì, ho "scelto" di non andare a Parigi a studiare a suo tempo, ma non credo sinceramente si possa propriamente e veramente parlare di scelta. Si vede che doveva andare così. Bisogna avere il coraggio e l’onestà di accettare le cose come stanno… A volte ho più coraggio di ora in questo senso. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Parigi!

 
Dopo una settimana surreale a scuola, compresi altri episodi sul tipo di quelli già indicati nel post relativo agli "educatori" e comportamenti annessi (ho appreso che qualcuno comunque ha raccolto quanto aveva seminato, e buon pro gli faccia), oggi concertino di Natale di quei concerti che SEMBRANO facili ma in cui la "figuretta" è sempre lì dietro l’angolo.
 
Tra le cose belle della settimana la telefonata a sorpresa dagli amici di Dublino.
 
Me la fanno sudare la vacanza natalizia (come tutti gli anni) ma posso dire "Parigi, arrivoooo!".
Magari con ancora maggior gusto!
 
Boh, niente di ché questo intervento, però era tanto che non scrivevo!